La canapa, una coltura versatile e sostenibile, viene coltivata da migliaia di anni in diversi Paesi e regioni del mondo. Con la sua miriade di usi che vanno dai tessuti ai prodotti alimentari, la canapa ha un valore economico e ambientale significativo. Esploriamo alcuni dei Paesi che hanno abbracciato la coltivazione della canapa e approfondiamo i loro contributi a questa industria in espansione.
Il Canada, spesso considerato un pioniere nella coltivazione della canapa, ha legalizzato la produzione di canapa industriale nel 1998. Da allora, gli agricoltori canadesi sono stati all’avanguardia nella coltivazione della canapa, producendo canapa di alta qualità per fibre, alimenti ed estrazione di CBD. Le condizioni climatiche favorevoli di province come Manitoba e Saskatchewan hanno reso il Canada uno dei principali esportatori di prodotti di canapa.
La Cina vanta una lunga storia di coltivazione della canapa, che risale a migliaia di anni fa. Oggi, la Cina è uno dei maggiori produttori di canapa a livello globale, concentrandosi principalmente su tessuti e fibre di canapa. Con vasti terreni agricoli e un ricco patrimonio culturale associato alla canapa, la Cina continua a svolgere un ruolo significativo nel plasmare il mercato globale della canapa.
In Europa, paesi come Francia, Paesi Bassi e Germania hanno assistito a una ripresa della coltivazione della canapa negli ultimi anni. La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea sostiene la coltivazione della canapa, portando a un aumento delle superfici dedicate alla canapa in tutto il continente. I coltivatori di canapa europei contribuiscono a una vasta gamma di industrie, dai materiali da costruzione ai cosmetici.